Cosa possiamo vedere in Umbria? Questa è una regione ricca di paesaggi naturali affascinanti, dalle zone lacustri del Lago Trasimeno a quelle appenniniche, passando per paesi e località dal sapore spirituale o artistico come Assisi, Spoleto oppure enogastronomico come Montefalco o Norcia.
Ma se volete assaporare le antiche origini storiche e culturali del nostro paese, in Umbria, il filo conduttore sarebbe sicuramente la civiltà etrusca, con le numerose tracce e luoghi archeologici lasciati in questa regione che, insieme alla Toscana, costituiva gran parte dell’ Etruria, l’insediamento etrusco in Italia dall’ XI secolo fino al III sec. a.c. circa.
L’itinerario etrusco in Umbria parte da Perugia, suo capoluogo, dove è impossibile non confrontarsi con queste radici. La città, detta Perusna in etrusco, fu fondata da questo popolo a partire dall’Xi sec. a.c. e divenne in breve una delle più importanti città etrusche e una delle 12 lucumonie, città-stato, dotandosi così di una cinta muraria ancor oggi visibile. Perugia presenta infatti nel suo centro storico un’ imponente Arco Etrusco o di Augusto, che è una delle sette porte delle mura etrusche. Fu costruito nella seconda metà del III secolo a.C. e fu fatto ristrutturare da Augusto nel 40 a.C.. Rappresenta la più integra e monumentale delle porte etrusche cittadine.
Sempre a Perugia possiamo visitare altri luoghi di interesse come:
- i resti del più grande tempio cittadino che si trovano nei sotterranei della Cattedrale di San Lorenzo nel Museo Capitolare e nell’area archeologica della cattedrale.
- il Pozzo Etrusco, noto anche come Pozzo Sorbello dal nome della famigliache tuttora possiede il palazzo antistante
- reperti della Tomba Etrusca della famiglia Cai Cutu riprodotta nella sua disposizione originale nel Museo Archeologico Nazionale di Perugia
Il nostro itinerario prosegue poco distante infatti a pochi chilometri possiamo continuare a vedere testimonianze di questa antica civiltà:
- la necropoli del Palazzone e l’Ipogeo dei Volumni, appartenuto alla famiglia Velimna-Volumni, composto da duecento sepolture circa, nella zona di Ponte San Giovanni (a pochi km dal capoluogo).
- A circa 5 km dall’acropoli di Perugia ( a Ferro di Cavallo ), all’interno di una casa medievale di proprietà dei cavalieri di Malta, l’ipogeo di San Manno, tomba etrusca appartenuta alla famiglia Precu. Restaurata recentemente, rappresenta l’esempio architettonico più importante tra quelli di tomba con volta a botte diffusi nel territorio perugino.
- La Necropoli etrusca di Strozzacapponi dove sorgeva uno degli insediamenti produttivi e artigianali più importanti – vista la vicinanza con le Cave di Santa Sabina – del nucleo urbano non restano tracce mentre sono rimasti reperti della Necropoli. La musealizzazione della necropoli si inserisce in un più ampio progetto di percorso naturalistico-archeologico che include anche la necropoli di Fosso Rigo e buona parte dei reperti recuperati in entrambe i siti sono visitabili all’Antiquarium di Corciano.
- Alle pendici del Monte Tezio a circa 18 km da Perugia, merita una sosta la Tomba del Faggeto, risalente all’età ellenistica (III-I secolo a.C).
- La Tomba Etrusca recentemente ritrovata a Città della Pieve, in località San Donnino. Con all’interno due sarcofagi ancora sigillati e delle urne.
Oltre a Perugia e le zone del perugino, una delle località di rilievo per le sue testimonianze etrusche è senza dubbio Orvieto.
Ultima città a cedere ai Romani nel 264 a.C ., presenta oggi diverse zone archeologiche visitabili come quella del Tempio del Belvedere, le cui rovine si trovano nei pressi del Pozzo di San Patrizio e fu scoperto casualmente nel 1828. I “tesori” ritrovati nel Tempio sono ammirabili al Museo Civico Claudio Faina e al Museo Nazionale di Orvieto.
Nell’area di Via della Cava sono ben visibili i resti di un’opera muraria etrusca. Qui c’è anche il Pozzo della Cava, scavato nel tufo e profondo 36 mt, dove si possono vedere anche i resti di una tomba etrusca.
Come spesso accade per le grandi città Etrusche a Orvieto si trovano due grandi necropoli urbane, una sita a Nord e l’altra verso Sud:
- La Necropoli del Crocifisso del Tufo (località le Conce) dove troviamo oltre trecento tombe datate VI-III secolo a.C., di cui visitabili solo una sessantina. La caratteristica più importante però è data dalle numerosissime iscrizioni che si leggono sulle porte di entrata del loculo.
- Il Santuario e la Necropoli della Canniccella raggiungibile da Porta Santa Maria. La cosa più rilevante ritrovata ai piedi dell’altare fu la statua della Venere di Cannicella, di marmo, rappresentante una donna nuda, una Dea, alta circa 80 cm vedibile presso il Museo Civico di Orvieto
Ma la visita di Orvieto etrusca non finisce qui, la città, infatti, ha diversi sotterranei visitabili perchè sorge su di una rupe di tufo piena di buchi usati sia come cantine o più in generale come magazzini o pozzi di acqua.
Quasi tutti sono privati ma alcuni sono visitabili a cura delle guide turistiche.(<— da linkare)
Di cose da vedere ce ne sono molte e se per visitare l’Umbria e le sue origini etrusche si hanno a disposizione almeno 4 / 5 giorni, non si può non passare da Todi.
Fu fondata tra l’VIII ed il VII secolo a.C. dagli Umbri a breve distanza dal territorio abitato dagli Etruschi, col nome di Tutere, che significa “Città di confine”. Molto probabilmente fu annessa al territorio etrusco perchè ricevette molte influenze da questo popolo, le cui testimonianze e reperti sono visibili presso il Museo Etrusco Romano.
Per completare il nostro tour “etrusco” possiamo visitare la Valle del Tevere dove anche nei più piccoli paesi della zona possiamo scoprire resti e strutture murarie di origine etrusca. Tra i più importanti:
- A Marsciano è stata scoperta una tomba Etrusca della famiglia Sentia (San Biagio della Valle) e una grande quantità di reperti, tra cui, a San Valentino, i Tripodi Loeb del 500 a.C., ora custoditi a Monaco.
- A Torgiano, presso il Museo del vino sono custodite una raccolta di urne e vasellame etrusco rinvenuto nel territorio, mentre da Torgiano provengono molti gioielli in oro conservati però al Museo Faina di Orvieto.
- Le mura di Bettona, ricostruite in epoca medievale, ma di impianto etrusco. Si distingue infatti dall’uso di blocchi molto più grandi, visibili ormai solo in alcuni tratti.
Sicuramente se siete appassionati di antiche civiltà, come etruschi e romani, non potete non visitare l’Umbria e dedicarle una settimana per poterla scoprire lungo i numerosi itinerari qui descritti. Per poter capire a fondo l’importanza storica di queste città umbre avrete bisogno di essere guidati da persone esperte, come le guide autorizzate dalla regione Umbria, G.A.I.A. , ad Assisi (visita il sito www.guideassisi.com oppure chiama il +39 334 9372108 ), che possono aiutarvi a stabilire il vostro percorso guidato sia in caso di gruppi/comitive o singole persone in visita.
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